Il mio corpo ti richiede. Non smania né ingordigia né capriccio o voluttà. Chiama. Per ricostruire le immagini le sovrapposizioni
Ne so poco di misure fuori dal tempo, cado nello spazio di chi ha una vaga figura. È nostra, questa
Quando dalla vergogna e dall’orgoglio Avremo lavate queste nostre parole. Quando ci fiorirà nella luce del sole Quel passo che
Mantengo intatte le proporzioni di partenza. È questo il disegno di cui parlavo. È questo il segno da dovere tracciare.
Vorrei voce per assemblare tutte le parole da dovere inventare e che diventano peso vista dettaglio. Potessero bastare i colori
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